Il progetto “La casa di Matteo” nasce da una esperienza vera. Matteo era un bambino adottato, amato e desiderato da due genitori. Dopo circa un anno dalla sua adozione, all’improvviso inizia a soffrire di forti mal di testa, e in seguito ad una serie di visite, si scopre che ha un terribile cancro. Lotta come un guerriero fino alla fine insieme alla mamma e al papà. La mission di Matteo era di essere figlio, anche se per poco, e di diventare un esempio. I suoi genitori adottivi sono stati uno strumento, avevano il compito di accompagnarlo e di dargli affetto, una famiglia che lo avrebbe portato per mano nel suo nuovo mondo. “La casa di Matteo” è un progetto speciale che prevede la realizzazione di una casa di accoglienza per bambini in stato di affido o adozione con gravi malformazioni, tumori, patologie e che necessitano non solo di cure particolari ma soprattutto di una amore familiare e di un accompagnamento fino agli ultimi giorni di vita. Sarà una struttura residenziale, una vera casa famiglia che si occuperà di tutte le esigenze materiali e spirituali dei bambini accolti gravemente malati.
Secondo dati ISTAT del 2014 i bambini con disabilità o forme tumorali fino a 6 anni di vita in Italia nati nel 2014 sono circa 2 milioni e 600 mila, di cui 290 mila con gravi difficoltà. In Campania non esistono strutture di accoglienza per bambini disabili medio e gravi e ogni anno si contano circa 100 nuovi minori alla ricerca di una famiglia che possa garantire loro affetto e sano sviluppo psicofisico. Di questi circa l’8% ha gravi disabilità o malformazioni o tumori. Tanti sono i bambini che nascono nei nostri ospedali e che, a causa di gravi malformazioni, disabilità o tumori, vengono spesso lasciati alle cure dei medici perché nessuno può o vuole prendersene cura. Molti sono gli extracomunitari che, non avendo la cultura della prevenzione durante la gravidanza, partoriscono bambini malati e per impossibilità economica e sociale li lasciano negli ospedali.